La Rumba nacque a Cuba, dopo l’abolizione della schiavitù (1878). Per questa gente, povera ma libera, la musica e la danza diventarono ben presto un modo di essere e di vivere, un modo di esprimersi, sul piano religioso, sociale e affettivo. Gli ex-schiavi non possedevano strumenti musicali. Per la produzione dei ritmi usavano di tutto:
• Maracas (zucche svuotate, con sassolini dentro)
• Marimba (rumba box: strumento di percussione)
• Claves (due bastoncini di legno percossi l’uno contro l’altro)
• Cassoni vuoti che fungevano da tamburi
Quando mancava qualcuno di tali strumenti, la percussione era affidata a vari utensili e oggetti domestici quali bastoni, cucchiai, piatti di legno, ecc.
Sul piano coreico, il miscuglio delle figure inventate e mutuate da danze varie non fu inferiore a quello operato per gli ‘strumenti’ musicali. I danzatori innestarono elementi di balli africani su basi di habanera e su alcune figure di conga. La caratteristica principale di questo ballo è il movimento accelerato e dondolante dei ballerini, quindi è necessario un discreto allenamento.